Mi riconosco
nel tuo dolore
che mi consola mentre mi strazia
e nella gioia tua che mi rinnova
farfalla ad ogni primavera.
Cerco con te
la radice del nonsenso
di questa vita
che è nostra
e non viviamo
se non specchiandoci l’uno
nel sogno dell’altro.
Forse era destino
che dovessimo amarci
soli prescelti tra mille che non sanno.
E non si placa la tempesta
ma continuiamo a tenerci
aggrappati a quell’ancora
che ignari del naufragio
gettammo nel profondo.
Agnone, 24 settembre 2007
1 ottobre 2007
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Per chi ha fede, e poco importa in cosa, nessun viaggio è troppo lungo, nessun dolore insopportabile, nessuna disperazione tanto colma di speranza.