Sciolsi i miei capelli
sul tuo petto
ventaglio di note armoniose
per carezzare il tuo cuore
l’anima e il corpo
Le tue mani nel ventaglio
suonarono musiche struggenti
E piansero i salici
i girasoli chinarono il capo
le rane nello stagno zittirono
Cicale e grilli smisero di cantare
Ombre di mani coprirono ogni luce
e nel tepore del silenzio
ci amammo.
7 novembre 2013
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Bisogna essere pane per chi ha fame, l'apertura dell'anima spesso fa confondere l'affamato con il famelico, è pericoloso, si può esser mangiati e vomitati.