Voglia di cioccolato

Alla mia Francesca Paoli

Adoro il cacao amaro
della cioccolata, se sono triste
e il denaro scarseggia.
Smarrita e lieta
affondo i denti nella polpa
oscura, con l’ingorda
bramosia di bambina.
Densa l’assaporo,
si scioglie lenta quando
nelle labbra s’abbandona
con ebbra voluttà.

Del resto, con rigida morale
è  ritenuto un  veniale
peccatuccio, per varcare
la stretta soglia dell’eternità.
Chissà se la sbadata
sinfonia dell’anima,
che  lenisce patimenti
e crucci, sia l’ambiguo
espediente per una  folle
voglia di felicità?