Adolescente In Amore

Adriana, undicenne, era l’orgoglio di mamma Sonia; poche giovani erano come lei: era assennata, attenta a scuola, obbediente. La mancanza di un padre, sparito dalla circolazione con una ragazza più giovane di lui sembrava non aver mutato l’equilibrio psichico della ragazza. Adriana fisicamente era ancora una bambina: nemmeno un filo di tette, pube privo di peli come pure le ascelle, solo il sedere era un po’ più prosperoso, come si dice a mandolino. La baby dimostrava meno anni della sua età ma in fondo non era un problema, ancora giocava con le bambole. Iscritta alla prima classe della scuola media Barberini vicino a casa sua situata in via Carlo Felice a Roma, veniva accompagnata a scuola dalla mamma, ma Adriana, ormai sicura di sé preferì recarsi all’istituto scolastico da sola, alcuni compagni le facevano compagnia. La sua vita e quella della mamma scorreva senza sussulti, il padre Federico non lesinava denaro ogni mese, era  ricco e risultava ancora  regolarmente sposato. Non poteva sollevare uno scandalo, era impiegato al Vaticano, avrebbe avuto guai nel caso fosse venuta fuori la sua storia con la giovane Karima, fra l’altro lei, bellezza notevole, era musulmana. Il primo impatto col sesso Adriana l’aveva avuto nella toilette della scuola, un suo compagno le aveva mostrato un pisello piccolo e Sonia si era messa a ridere, pensava che i maschietti l’avessero di ben altre dimensioni. Gli avvenimenti della vita: in un appartamento accanto al suo, era giunto un professore di matematica che insegnava in un istituto fuori Roma, Alessio, questo il suo nome era rimasto di recente vedovo, senza figli aveva preferito allontanarsi dalla natia Bologna dove insegnava in un istituto tecnico, era un uomo  colto e fisicamente piacevole. L’unico suo problema era la solitudine anche materiale, non era abituato alla normali faccende di casa ed andava in giro un po’ trasandato. Sonia attratta dal nuovo venuto, si mise a sua disposizione per quanto riguardava la spesa ed i pasti, per la pulizia di casa e per il bucato provvedeva la portinaia Vittoria. Anch’essa vedova, aveva messo gli occhi sul nuovo giunto ma senza risultati, Alessio era ancora frastornato dalla recente disgrazia e poi Vittoria non era al suo livello. L’unica materia in cui Adriana ‘zoppicava’ era la matematica, il professore per ricambiare la cortesia della madre si offrì di darle lezioni private a casa sua. Qualcosa scattò nella mente di Adriana: si accorse di guardare Alessio non con occhi di bambina (poteva essere suo padre) ma di donna, di colpo si sentì molto più grande della sua età e pensò di essersi innamorata, avrebbe voluto baciare in bocca il professore e toccargli il pisello o meglio il membro che sicuramente era molto più grande di quello del suo compagno di scuola. Un pomeriggio durante una lezione di ripetizione provò per la prima volta un desiderio sessuale, quello di essere baciata in bocca e nelle parti intime come aveva letto in alcuni romanzi, confessò al professore di provare un dolore (inventato) alla pancia e chiese di essere massaggiata. Alessio, anche se perplesso la accontentò ma poi rimase basito quando Adriana prese la sua mano e la portò sul fiorellino, situazione problematica, Adriana per la prima volta in vita sua provò un orgasmo, mise una mano fra le gambe di Alessio, anche lui rimase sorpreso di provare piacere, si trovò il membro in mano alla ragazza che poi lo prese in bocca con la logica conseguenza di dover ingoiare dello sperma, sessualmente era diventata di colpo una donna. Adriana ritornò a casa più allegra del solito, la madre non ci fece caso, sua figlia poteva aver cominciato ad avere ormoni in circolo e quindi questo giustificava il suo comportamento. Il fatto creò problemi psicologici ad Alessio, mai avuto rapporti con una bambina che forse non aveva nemmeno le mestruazioni. Non aveva giustificazioni per evitare che Adriana venisse a casa sua, la ragazza un pomeriggio: “Caro io ho preso in bocca il tuo coso, che ne dici di ricambiare e baciarmi il fiorellino, mi sono innamorata di te.” “Adriana torniamo con i piedi per terra, quello che è successo deve essere un episodio che non deve ripetersi, il perché lo puoi capire anche tu, fai la brava!” “Non ho alcuna intenzione di mollarti, non ci saranno problemi se tu mi accontenti, altrimenti…Quell’altrimenti mise sul che va la il professore, capì a cosa poteva andare incontro se Adriana  avesse divulgato quello che era successo, già si vedeva sulle pagine dei giornali: il mostro e la ragazzina, avrebbe sicuramente fatto visita al carcere di Regina Coeli, prudenza gli consigliò di seguitare ad accontentare i desiderata di Adriana che sembrava, malgrado la giovanissima età avere idee chiare in fatto di sesso. La furbacchiona pensò di mettere la madre con le spalle al muro nel senso di non intralciarla nei suoi desiderata col professore. Una mattina, invece di andare a scuola rientrò in casa e trovò mammina a letto con un amico intimo: “Mamma scusa, avevo dimenticato i libri, buon divertimento!” Anche mammina era sistemata e così la baby ebbe via libera per suoi progetti. Andò in una farmacia di via Cavour, al suo turno presentò un foglio  di carta da lettere con scritto: ‘Vasellina fl.’. Un vecchio farmacista era perplesso, una giovanissima che ci doveva farci con la vasellina ed espresse i suoi dubbio ad Adriana. “Dottore non so di cosa si tratti, il foglio me l’ha dato mia madre, fra l’altro non so cosa significhi fl.” Benché dubbioso il farmacista le consegnò la vasellina che Adriana con indifferenza mise nella borsa. Sonia ed Alessio parlarono della situazione che si era venuta a creare, cuore di mamma era fra lo stupore e la paura di uno scandalo, decisero che era meglio per tutti lasciar fare ad Adriana, o prima o poi si sarebbe stancata e così la ragazza ebbe campo libero. Un pomeriggio di sabato: “Amore mio oggi per me è il gran giorno, sarò tua come si dice nei romanzi, contento? Non mi sembri proprio convinto ma ormai ho deciso, non mi trattare da ragazzina provo un sentimento profondo nei tuoi confronti. Ti prego mettiti a letto supino, al resto penserò io, prima vai in bagno a lavarti ‘ciccio’ io sono già pulita e profumata, per l’ultima volta ho guardato con lo specchio il mio fiorellino che presto diventerà un fiorellone da donna grande, ti prego di essere delicato, per me sarà  un’esperienza che ricorderò per tutta la vita.” Alessio seguì le istruzioni ma ‘ciccio’ stavolta non ne voleva sapere di alzare la testa e così Adriana: “Non avere rimorsi di coscienza, sono io che ho predisposto tutto, non ti tradirei mai, anche mia madre ha capito…” Ad Alessio venne in mente la teoria che il destino è al di sopra degli dei, si arrese. Adriana si mise a cavalcioni sul corpo del professore, prese in mano il suo ‘ciccio’ e molto lentamente cominciò a farlo entrare nel suo buchino voglioso,  era lei che teneva in mano il ‘coso’ che pian piano ‘guadagnava terreno, dopo circa un quarto d’ora il finale, ‘ciccio’ aveva schizzato il suo sperma sulla testa del piccolo utero della neo sposa con gran goduria di ambedue, Adriana non aveva emesso nemmeno un lamento durante la ‘manovra’, si era dimostrata una dura, si rinchiuse in bagno, il non più fiorellino era insanguinato, con l’acqua fresca lo tamponò. Quella sera Sonia invitò a cena il suo amante Giulio, un ragazzone basso e palestrato insieme ad Adriana ed Alessio che dimostravano un’allegria insolita, la mamma capì quello che era accaduto ed abbracciò commossa la figlia, al professore una stretta di mano, era diventato suo genero! Un pomeriggio altra novità: “Caro ho pensato di donarti la parte migliore di me, che ne dici?” “Dipende, conoscendoti posso pensare solo…” “Hai pensato bene, come finale voglio farti suonare il mio mandolino, conosci la musica? Se non rispondi vuol dire che non hai capito o che non sei d’accordo.” Dopo il passaggio in bagno: “Vorrei che prima di…tu mi baciassi in tutto il corpo, vorrei avere degli orgasmi e poi sarò tua di spalle con la solita vasellina.” E così fu, Adriana accontentò il mandolino a lungo, nel frattempo si masturbò, provò il famoso doppio gusto, poi stanca e rilassata si abbandonò a gambe e braccia larghe sul lettone. Era l’ora di cena, mamma Sonia si fece sentire per telefono e i due amanti poterono ancora una volta gustare le delizie culinarie di una ‘suocera’ in fondo contenta di come si era messa la situazione sua e di sua figlia. Non aveva però fatto i conti col carattere irrequieto di sua Adriana. “Con questa coppa di spumante brindo alla esperienza favolosa che ho avuto col Alessio che resterà sempre nel mio cuore ma ora intendo  riprendermi la mia vita di giovin signorina o meglio signora con miei coetanei, di nuovo cin cin. e good luck a noi tutti.” Adriana era sparita dalla circolazione lasciando Sonia ed Alessio di sasso, questa proprio non se l’aspettavano anche se conoscendo la natura della ragazza…Dopo due giorni Alessio lasciò l’abitazione, destinazione sconosciuta, aveva chiesto ed ottenuto il trasferimento ad altra sede. La favola breve era finita…