Cioccolata, biscotti.... ed una sedia vuota!

Lei uscì sbattendo la porta.
La situazione era veramente diventata insostenibile.
C’era troppo angoscioso silenzio che si alternava a litigi senza fine. Loro due non avevano proprio più nulla da dirsi ed era insopportabile.
La richiesta di lui di mettere la parola fine era fin troppo chiara e non c'era più spazio per provare a recuperare un'amicizia, per quanto bella ed importante fosse stata.
A volte tra amici succede. In certe circostanze le discussioni diventano anche terapeutiche per certi versi, ma loro due erano andati oltre: avevano permesso ai malintesi di avere la meglio e, soprattutto, troppi estranei avevano ficcanasato nel loro rapporto.
A lei appartiene lottare, anche per le cose apparentemente meno importanti, perché è consapevole che nei rapporti, di qualsiasi tipo essi siano, si debba sempre dare il massimo.
Lei, però, è anche una che non sa fermarsi per prendere tempo e respirare: parte come un treno e dice cose che spesso non pensa ed in cui neppure si riconosce.
Ma è proprio quella la sua peculiarità caratteriale di spicco: non sempre ha voglia di dare spiegazioni a persone che dovrebbero conoscerla e fidarsi di lei.

Non sempre le va di giustificare i suoi comportamenti, anche se si rende conto che spesso ce ne sarebbe bisogno.
Lei dopo, sempre dopo, riconosce che una buona dose di umiltà, quella si, gli è sempre mancata, poi si ripromette di ricominciare il giorno dopo, esattamente nello stesso modo in cui si affronta una dieta.
Questo è il refrain della sua vita: quante  persone davvero importanti ha perso? Orgoglio? Probabilmente, anche se la sua maledetta insicurezza le ha sempre condizionato la vita.
Ora è in strada già da un po' e poco le interessa di come i passanti la guardano visto che sta piangendo come una bambina.
Non si è mai vergognata delle lacrime.
Per lei sono un’estensione dell’anima: il veicolo trasparente all'interno del quale viaggiano momenti belli e momenti brutti ed è il modo in cui un essere umano si ripulisce dai residui anche se, a cinquant'anni suonati, il tutto può apparire come il segno di un'incapacità a vivere le emozioni con il giusto equilibrio.
Quanto vorrebbe essere diversa, lasciare che la sua vita prenda una piega differente, e concedersi il lusso di scusare e perdonare le persone che ama, ma soprattutto se stessa.
Fa freddo e piove, ma non ha voglia di tornare a casa perché sarebbe costretta a spiegare quello che sta succedendo ed in questo momento è proprio l'ultima cosa che sente di poter fare.
Decide di entrare in una caffetteria per prendersi una cioccolata calda con la speranza di togliersi quel freddo che le è penetrato fin dentro le ossa.
Dopo pochi minuti una tazza fumante è sul tavolino e intorno ad essa ci sono quattro biscotti e la sua tremenda solitudine.
E' meno di mezz'ora che si è chiusa la porta alle spalle e se ne è già pentita.
Poteva fare diversamente?
Era così che doveva andare?
Gli manca da morire.
Osserva distrattamente il cameriere che chiude dietro a sé la porta della cucina.
Anche lei, quel giorno, ha chiuso una porta ma, forse, quella del cuore ancora no.
Ed è un tavolino con una tazza di cioccolata calda, quattro biscotti intorno e una sedia vuota, quello che rimane di quella sua giornata.
Lei sta tornando sui suoi passi e lo sta facendo di corsa.... pur sapendo che è un errore, però è inevitabile considerando i pensieri che le affollano la mente e la malinconia che la sta lentamente sovrastando... già i pensieri... riuscire a fermare la testa, almeno per un momento, un istante prezioso in cui guardare le cose con obiettività e riconoscere quella realtà che le è ben chiara da sempre!!!
Ha capito che solo con lui è felice e non si sente sola!!