Credere, discredere e ricredere.
Da adolescente ribelle e disorientato, c'è stato un tempo in cui odiavo sia Dio che il diavolo. Satana, per essere più audace e sfacciato di me; Dio, per avergli dato troppa libertà per agire sulla Terra;
Così, per porre fine a quell'odio celestiale e allo stesso tempo infernale, decisi di ignorare l'esistenza di entrambi, per un certo periodo di tempo. Da allora sono quasi diventato ateo, ma poi ho cercato di dedicarmi piuttosto alla spiritualità che al materialismo, un cambiamento che ha portato più illuminazione e rinnovato ragionamento nella mia direzione, ed oggi provo a credere daccapo che Dio può esistere, ma senza mica vederLo o immaginarLo per come dipinto e descritto dai coloro che, in verità, non Lo hanno mai visto dal vivo, ma magari solo nei loro sogni o in certi momenti di profonda meditazione, proprio come Lo avevano sempre immaginato, per influenza dei dogmi e degli insegnamenti religiosi, con i quali nutrivano una forte affinità e un profondo carisma;
Quanto al diavolo, se esiste, voglio che ritorni nel più profondo e lontano degli inferni, dal quale non sarebbe mai dovuto uscire.
Tratto dall'opera "Credere o non credere, questa è la domanda." scritta dallo stesso autore.