Favolosa

Ambra era stata battezzata con quel nome fuori del comune per uno sperduto paese come Borgonovo in provincia di Enna, ufficialmente figlia di Giuseppe Mugianesi e di Concetta Famiglini conduttori di un fondo agricolo. La bellezza della bambina aveva fatto malignare i paesani attribuendo la sua paternità al proprietario del terreno Fabrizio Trovato che aveva fatto da padrino al battesimo ma la realtà era incredibilmente diversa, la bimba dagli occhi azzurri e dai capelli biondi aveva sangue svedese…Il vero padre Adam Lindgren era venuto a trovare in Sicilia l’amico Fabrizio per una battuta di caccia e non aveva cacciato solo augelli! Col tempo le chiacchiere diminuirono fino a scomparire del tutto, Ambra ormai era figlia di Fabrizio anche perché era lui a foraggiare la famiglia Mugianesi per i di lei studi in collegio, (con Corone svedesi). La Volvo di Adam finì fuori strada col decesso del conduttore e la conseguenza che l’eredità, per testamento dello svedese passò alla figlia, un bel mucchio di quattrini. Ambra aveva ereditato la furbizia contadina della madre e lo stile signorile paterno, un mix fuori del comune. Conseguita la patente di guida per scaramanzia non volle acquistare una Volvo, aveva predisposizione per la velocità, si recò al concessionario A.R. di Enna , ne venne fuori con una Stelvio color verde olivo metallizzata pluriaccessoriata, prezzo ottantamila €uro. Fu motivo dei soliti pettegolezzi dei paesani che fecero sorridere l’interessata. Da Fabrizio Trovato prima del di lui decesso aveva saputo la verità sulla sua paternità, si sentiva un’altra, più continentale. Si iscrisse al vicino circuito automobilistico di Pergusa, ne prese confidenza e ‘diede la polvere’ a tanti maschietti indossando tuta e casco. Il colpo finale alla sua favola fu quando fece restaurare ex novo la casa paterna diventata a tre piani, il terzo, l’attico a disposizione soprattutto di piccioni sia stanziali che di passaggio. La mobilia fu del tutto rinnovata con mobili di stile svedese e quadri del marchigiano Orfeo Tmburi, sue foto formato cinquanta per sessanta un po’ su tutte le pareti di casa. Per il vestiario si recò a Catania in via Etnea, ‘svaligiò’ vari negozi acquistando tanti capi femminili riempiendo la Stelvio di vestiti, di scarpe, di cappelli, di borse, di calze variopinte, il suo guardaroba era diventato un magazzino. Aveva altresì adibito al trucco uno sgabuzzino adibito anche a camera oscura dove sviluppare foto scattate con la sua Nikon 460. Allacciò infine una amicizia con Angelica Restuccia figlia del farmacista del paese che fisicamente non aveva nulla in comune con lei, bruna mediterranea con la passione per le moto, anche se malvolentieri suo padre Alessio Abate le aveva acquistato una Gp Ducati Tuono 660, velocissima, con cui le due baby scorrazzavano velocemente anche nelle strade del paese spaventando i concittadini. Angelica aveva dei tratti somatici piuttosto mascolini da cui alcuni paesani trassero il pettegolezzo che fosse omo. Venutane a conoscenza Ambra si fece matte risate, provò a mettere in atto l’amore lesbico, le piacque. Chiuso il capitolo moto ma non quello automobilistico, Ambra prese sempre più confidenza col mezzo da mandare quasi fuori strada un certo Brando Rocchegiani con la sua Abarth 595. Per farsi perdonare Ambra lo invitò a cena al ristorante ‘La Braciola’ la cui padrona grassa e ridanciana mise in allegria i tre. Rientrate a casa di Ambra come ‘colombe dal desio chiamate’ presero a folleggiare baciandosi in tutto il corpo ed in particolare sui fiorellini giungendo ad orgasmi multipli. Il sole alto le riportò alla realtà. Gina la cameriera celiò: “Signorine preparo la colazione o il pranzo?” Un brunch ristoratore rimise in forma le due amanti che per svagarsi si recarono sul circuito di Vallelunga dove incontrarono Mirko con una nuova Abarth 695 con la quale battè, l’Alfa Romeo, era l’auto del giovane più veloce ovvero…La frequenza delle due babys si diradò sempre più sino a quando: “Cara Angelica un notaio di Stoccolma mi ha contattato, devo firmare delle carte relative al testamento a mio favore, se vuoi…” “Cara io soffro il freddo, preferisco i fiorellini siciliani, good luck! .