Federico. Oltre il buio la vita.

Un grido disperato e d'amore rivolto a mio figlio Federico, vittima di un incidente in moto nel 2008, a ventidue anni. La forza, la volontà, la speranza, le sconfitte sue, mie e di mia moglie accompagnano questa realizzazione. Che cosa rispondere a un genitore il quale, disperato e arrabbiato, si chiede: "Perchè proprio a mio figlio?" E' questo uno degli interrogativi più comuni che mi sono trovato a dover affrontare quando sono entrato nel mondo della disabilità. Avrei voluto che mio figlio, nato "abile" e dimesso "handicappato", non fosse mai arrivato a essere così catalogato. Uno scritto composto da appunti, riflessioni e istantanee, che vuol essere anche un atto d'accusa verso le istituzioni, che vedono ancora il disabile come una "rogna" e sono completamente impreparate a mettere in pratica la legislazione vigente.
Seguono spezzoni del libro che potete trovare su Amazon con il titolo sopra riportato.
In sala operatoria. 31 Marzo 2008
Oggi, dopo due mesi dall'incidente, l'equipe medica dell'ospedale dove è ricoverato mio figlio gli rimetterà l'opercolo, tolto la notte del 3 febbraio per sottrarlo alla morte certa. Dovrei essere felice perchè un primo risultato si è ottenuto, in quanto l'edema cerebrale si è ridotto, ma l'angoscia che mi attanaglia lascia poco spazio al futuro. Futuro che vedrà Federico impegnato con tutte le sue forze nel recupero fisico e cerebrale presso una istituzione competente del Lido di Venezia ma non so ancora, purtroppo, con quali risultati.
Intanto lo vedo ancora lì in quel letto di ospedale, a ventitrè anni completamente diverso da prima. Vorrei tanto ritornare ancora come una volta a litigare con lui, a preoccuparmi per la sua troppa esuberanza e la sua innata voglia di trasgredire, a sentire ancora lo stereo a tutto volume con la sua musica preferita ma...chissà cosa gli riserverà il futuro e se prima o dopo riuscirà ancora a dirci: "Mamma, papà, la solita storia, basta decido io per la mia vita, se sbaglio pagherò io, se vinco vincerò io".
Io gli auguro di VINCERE oggi, domani e per sempre. Un batti cinque e un abbraccio dal cuore.
Papà
Viaggio della speranza. 21 Aprile 2008
Federico, dopo due mesi e mezzo di ospedale e tutte le vicissitudini che ha passato, parte per il viaggio della speranza. Prossimamente il suo tempo lo trascorrerà al centro di riabilitazione funzionale adatto a lui. Attualmente ha ripreso ad alimentarsi da solo, chiaramente aiutato; non parla ancora, non vede ancora ma lui lotta e continuerà a farlo assieme ai suoi genitori. Non importa il tempo, importa il risultato, importa la sua vita. La sua mamma lo seguirà costantemente mentre io, dalla prossima settimana, sarò con lui poi ogni fine settimana. Sono pieno di fiducia perchè è giovane e forte e perchè la vita racchiude in se, anche nei momenti più tristi, quella forza inspiegabile che io chiamo "il miracolo della vita".
Continua....