Giorni

Giorni grigi si susseguivano, fusi in un'infinita monotonia, come se il tempo stesso avesse perso ogni riferimento, scivolando in un limbo indefinito. In quegli ultimi due anni, il battito del cuore di Sara seguiva un andamento sconosciuto alla ragione, un ritmo irregolare che neanche un elettrocardiogramma avrebbe potuto tracciare con precisione. C'era qualcosa di strano, di sconosciuto, che la faceva sentire come se stesse vivendo in una realtà parallela, distante da tutto ciò che conosceva. Si interrogava costantemente sul motivo di quegli spasmi emotivi, su quelle cadute vertiginose nel vuoto dell'incertezza. Ma le risposte sfuggivano al suo controllo, come se ci fossero domande senza soluzione, segreti custoditi nel profondo del suo essere. Eppure, anche se invisibili agli occhi, i segni di quel tormento interiore erano profondi, lasciando cicatrici indelebili sull'anima. Si ritrovava intrappolata nelle sue stesse parole, cercando disperatamente di trovare un senso a tutto ciò che stava vivendo.