I Passionali

Rinaldo e Rossana venticinquenni insegnanti di scuola media, lui di educazione fisica, lei di lettere, da poco tempo maritati, si erano trasferiti dalla natia Cingoli (Mc) nella capitale. “Roma è una città particolare o meglio lo sono i loro abitanti un po’ caciaroni, fanno amicizia sempre e comunque, con la loro simpatia contagiano tutti ‘nun c’è gnente da fa’, parlano pure coi sassi, fanno gruppetto. Sono creativi anche perché se non sei creativo in questa meravigliosa città i parcheggi col c…li trovi. La creatività dei romani si palesa in moltissime occasioni. Oggi si direbbero smart per definire questa loro verve. La verità è che con i tempi amplificati di Roma devi per forza esser bravo a ‘ncastrà le cose perciò via tutti i ‘problem solving’. In ogni contesto i romani ci mettono sempre ‘n attimo…” “Da dove l’hai preso tutto stò sproliquio?” “Mi sono documentato dai migliori autori romaneschi: il Trilussa ed il Belli che riuscivano a prender in giro anche loro stessi, pensa che erano tollerati pure al tempo del Fascismo.” I due novelli sposi avevano avuto la fortuna di essere assegnati alla scuola media ‘Pascoli’, dietro indicazioni di un corregionale di Jesi (An) avevano trovato alloggio in via Sibari, una fortuna, nella stessa via del plesso scolastico quindi niente autobus o tram. La loro era una villetta a schiera, una coincidenza, solo una coppia vicini di casa Eros e Beatrice professione? Possidenti come si scriveva una volta sui documenti di identità. I Loro possedimenti andavano dalle Isole Eolie, in particolare Panarea e Salina poi sulla costa laziale nell’Agro Pontino. Da chi proveniva tanto ‘ben di Dio?’uello delle isole Eolie da un nonno medico conotto che Quello delle Isole Eolie da un nonno medico condotto che via via aveva acquistato i terreni e le abitazioni da parte di emigranti in Australia, quelli dell’Agro Pontino dai proprietariri, insomma gran culi. Eros e Beatrice avevano voluto godersi la vita alla grande, avevano delegato l’andamento dei loro beni Eoliani ad un isolano, ad un fattore quelli qell’Agro, altro che Michelaccio… Allora come passavano il tempo i due? Rinaldo e Rosanna lo scoprirono allorché i due una notte d’agosto particolarmente calda a Rinaldo uscendo dalla villetta si appalesò uno spettacolo per lui inusitato: Eros stava ammirando sua moglie che si stava esibendo su una panchina del giardino in un sessantanove con una giovane fanciulla. Rinaldo si considerava un anticonformista ma…ritornò in camera: “Cara indovina un po’… “Caro cò stò caldo…” Tutto rimandato alla mattina: “Certo è un po’ inusitato, ma se piace a loro.” A pranzo fu Eros che prese l’argomento: “Rinaldo forse si è meravigliato dell’approccio di Beatrice con Carlotta la nostra cameriera, non l’avete ancora conosciuta è una brava ragazza figlia del conduttore di un nostro terreno…io e mia moglie d’estate giriamo per casa nudi, voi che ne pensate?” “Mes amies ci adegueremo anzi che ne dite di cominciare subito?” E così fu, alla fine del pasto tutti in giardino, in deshabillé, a passeggio nel parco con wife swapping gran risate per l’imbarazzo iniziale di Rossana e di Rinaldo, imbarazzo ben presto superato quando Beatrice prese in bocca il ‘batacchio’ di Rinaldo mentre Rosanna si era messa piegata in avanti per favorire l’ingresso del ‘ciuciolo’ di Eros nella sua gatta. Un’altra novità la mattina dopo, lo squillo del citofono “Sono Angelica, mi aprite?” La curiosità spinse Rinaldo ad aprire il cancello…Angelica era un figone che più figone non si può: Fu interpellato dalla nuova venuta: “Sei nuovo oppure ho sbagliato villa?” “Prima ipotesi, entra ancora tutti dormono, ti porto io la valigia.” La nuova venuta classica sud americana probabilmente brasiliana. “Sono affamata, mi prepari qualcosa?” “Anch’io sono affamato ma in un altro campo…” “Mi fa piacere aver incontrato un bel esprit, per ora pensiamo alla mia fame…”Angelica si ‘spazzolò’ tre cornetti ed un cappuccino. Nel frattempo si era presentata Beatrice che fu tutta baci ed abbracci con la nuova venuta: “Sei more solito una fata, dopo una doccia e col pancino pieno mi ti farò.” Frase sibillina che Rinaldo non comprese a fondo…” Eros si presentò e senza tante cerimonie baciò in bocca a lungo la brasiliana: “Faresti arrapare un monaco trappista.” Insomma grande benvenuto alla nuova venuta, non furono da meno Carlotta e Rossana che aveva compreso subito la situazione. Era iniziato il mese di luglio, il clima romano consigliava di passare l’estate in località dove trovare refrigerio, fu scelta l’isola di Salina. “Alloggeremo in una delle tue case?” “Purtroppo sono molto richieste, sono già prenotate dall’anno passato, andremo in albergo.” Treno Roma – Ancona, Milazzo, Aliscafo Vulcano, Lipari Salina. Sul molo indicazione: Albergo Villa Lory raggiunto con due ‘Api’ prese in affitto. “Sono Giuseppe Bonannella, avete avuto un gran …una gran fortuna, sino al ieri eravamo al completo per il Festival, la prima colazione la mattina ve la servirò io, pranzo e cena al ristorante Filippino, è un po’ caro ma si mangia da Dio.” Le due Api condotte rispettivamente da Rinaldo e da Eros erano l’unico mezzo di trasporto ammesso nell’isola. Anche al ristorante una gran botta di…fortuna, solita tiritera: “Sono Bartolo, signori sino a ieri……..penso che gradirete una cena a base di pesce, la nostra specialità.” “E così fu per quindici giorni, novità più interessante fra Eros e Carlotta che si fece apprezzare per le sue fisicità giovanili ma il vero boom accadde fra Rinaldo e Angelica che si presentò: “Caro ho qualcosa di delle altre.” Sfoderando un pene che via via si stata mostruosamente allungando. Ultima difesa da parte di Rinaldo:”Cara mi piaci come donna ma tu…” Rinaldo si accorse che il ‘marruggio’ di Angelica si stava insinuando nel suo popò peraltro piacevolmente, non avrebbe mai pensato che…’iucundum aliquid repetitur’ latino docet e così Rinaldo ‘fu preso da costui piacer si forte…’ Rosanna al risveglio non diede peso alla mancanza del marito in camera, poteva esser andato a far colazione; solo più tardi comprese la situazione per la mancanza sia di Rinaldo che di Angelica. Quasi svenne, ritornò in camera da letto, si rifugiò nel bagno sino a mezzogiorno quando chiese aiuto a Beatrice: “Vorrei partire subito, per favore informati quando attracca un aliscafo.” Dopo due ore a stomaco vuoto si imbarcò sull’Eolo che dopo scalo a Lipari Marina Corta la ‘depositò a Milazzo. Pullman sino Messina. Il pomeriggio successivo arrivo finalmente a Cingoli, le parve di essere in un altro pianeta, gente genuina forse più rozza ma lontana mille miglia dalla precedente realtà. I rimanenti cinque rimasti all’albergo Villa Lory si ripresero presto dinanzi a quel panorama, passarono un pomeriggio a Malfa, la frazione dove era stato girato il film ‘Il postino’con Troisi, sembrava che la spirito dell’attore scomparso aleggiasse ancora fra le bianche case. Ultima avventura a Rinella, altra frazione di Salina: incontro in acqua con due svedesi femmina e maschio che facevano il bagno nudi, con grandi risate un approccio sessuale che non ebbe il ‘sapore’ di quelli di una volta, si può essere anticonformisti quanto si vuole ma la storia di Rinaldo e di Angelica aveva lasciato in tutti un segno profondo e spiacevole.