Il pesce pazzo

Sono andato con i miei bambini a comperare un pesce rosso.
Bel negozio.
Ampio e tanti pesci.
Tanti pesci.
Il commesso è stato gentile.
Gliel'ha fatto scegliere fra centinaia e centinaia che scodinzolavano per una grande vasca.
Gliel'ha estratto delicatamente con una retina e gliel'ha consegnato dentro un sacchetto di plastica.
Riempito d'acqua naturalmente, il sacchetto.
Ora ci serve una bolla ho detto.
‐Da questa parte‐ m'ha invitato.
‐Eccole qua‐.
Boia!
Ci sono rimasto male.
Io pensavo ad una di quelle finto vetro rotonde possibilmente non piccolissima ma.
Ma ce n'erano solamente di quadrate o rettangolari.
Con angoli interni e spigoli esterni pronunciati.
Ne vorrei una di sferica se non le spiace.
‐Impossibile!‐ m'ha risposto.
‐Sono state tolte dalla produzione‐.
E per quale motivo?
‐I pesci dentro a forza di girare in tondo diventavano matti.
Perdevano proprio la testa e morivano fra mille sofferenze.
Con queste invece non succede‐ e. Ed urca.
Dobbiamo.
Dobbiamo stare fermi il più possibile, date retta a me, ho intimato subito ai bambini e muoverci unicamente per motivazioni assolutamente necessarie.
Che ora ho capito tantissime cose e mi sono chiari molti, molti, moltissimi perché.
Il creatore s'è sbagliato un'altra volta.
Ci ha messo sopra una terra rotonda ed a ronzare in tondo per un'atmosfera tonda.
Che orrore.
Ti credo che stanziali erano normali gli uomini.
Ora che si spostano velocissimi invece mi pare evidente il motivo per cui fanno la fine dei poveri pesci.
Meglio. Meglio se paghiamo e andiamo piano piano a casa e ci rimaniamo.
L'ho sempre pensato. L'ho sempre pensato c'è qualcosa di strano nel movimento circolare.
L'ho sempre pensato.