Impressioni dietro a un vetro

Sono ore che li osservo, piegati su se stessi sul cornicione di ferro che delimita le grandi lastre di cemento. Poco distante altri due tubano, tranquilli, a ricordare l'amore all'umano. Piccioni selvatici, a me piace immaginare che siano viaggiatori. Portatori di buone nuove. Attraverso le vetrate, nel giardino sottostante, il grande albero brullo si è spogliato degli ultimi frutti. Pronto a rivestirsi di un nuovo manto, rigoglioso e pieno di vita. La primavera eplode per ricordarci la rinascita. Elementi diversi che si inseriscono in un contesto creando comunque armonia. L'aria pesante, un corridoio asettico e un via vai di gente. Gli occhi smarriti in pensieri che si perdono tra le mura che ci accolgono.
(Appunti, impressioni dietro a un vetro...)