L'ombra
L’attimo fu brevissimo, teso come un filo, proprio mentre l’ultima luce del sole si dissolveva. Notò un’ombra allungarsi davanti a lui, ingrandirsi a ogni passo verso casa, minacciosa come una presenza in agguato. La paura gli serrò i muscoli e lo inchiodò sul posto; persino l’ombra sembrò arrestarsi, sospesa.
Un nodo alla gola, poi un guizzo di coraggio, improvviso, quasi ribelle, lo spinse a voltarsi.
Fu allora che capì: quell’ombra non era altro che il disegno del suo stesso profilo proiettato sul terreno.
Si ritrovò a ridere, dapprima piano, poi con un sollievo che sapeva di vergogna. Immaginò già le risate feroci di chi, conoscendolo, non avrebbe mancato di ricordargli quanto amasse vantarsi di non temere nemmeno il diavolo.