La settima vittima

La prima vittima, un’anziana donna, la prese con l’inganno.
‐ Vuole per caso un aiuto per portare la spesa? ‐ le chiese gentilmente. Lei accettò, stupita e ammaliata da tanta gentilezza. Arrivati a casa di lei, la violentò ripetutamente nel buio, poi la uccise e le mangiò il cuore.
Per seconda, una bellissima ragazza dai capelli rossi, scelta a caso sulla banchina della metropolitana, tra la folla. Una semplice spintarella sui binari e via, carne rosa divenuta poltiglia.
La terza, ancora un gioco da bambini: bionda autostoppista, in cerca di avventura. E avventura trovò… Fu vivisezionata e torturata. Oramai è solo più cibo per cani.
Venne la quarta, verdi occhioni adolescenti che soffrivano di solitudine e cercavano conforto. La conobbe tramite una chat‐line. La invitò a casa e, dopo averla posseduta più e più volte, l’uccise a morsi, strappandole i sogni con i denti.
Poi quinta e sesta vittima, alunna e maestra elementare, insieme. Fu sesso rubato, violento, sadico, seguito da un tuffo in fondo al fiume.
Per ogni morte, fremendo di piacere, ascoltava il suono della vita evaporare. Godeva di quei momenti unici, irripetibili. Lo facevano sentire potente, invincibile, padrone della vita.
Infine giunse lei, bella, misteriosa, provocante; la incontrò di notte, in discoteca. Ne fu subito ammaliato e la volle come amante.
Ma quando, dopo l’amplesso, lui alzò la lama per colpirla, fu un istante troppo lento: i canini assetati di lei si conficcarono nel suo collo e lo consumarono nel vento.