La stringa

«Dai, dai, muoviti maledetta!» imprecava Chang, mentre tamburellava impaziente sul terminale.
Il suo piccolo monitor mostrava lo scorrere dei caratteri da decifrare per superare l'ultimo sistema di sicurezza. Mancava poco, molto poco per violare l'immensa banca cibernetica in mano al Concilio delle Fedi.
«Ancora qualche secondo...» mormorava il cinese, mordendosi nervosamente il labbro.
La smania lo assaliva, le somme in gioco erano enormi, la posta alta, il rischio anche di più.
Dei milleventiquattro caratteri ne mancavano ormai dieci, ma il tempo correva inesorabile. Presto, troppo presto la sua intrusione sarebbe stata scoperta e tutto sarebbe stato vano.
«Muoviti, bastarda!» imprecava, come se l'ammasso di circuiti neurali si potesse offendere, dandogli maggiori performance.
Mancavano sei codici. Quattro codici. Due codici.
«Polizia Conciliare! Aprite!» si udì da dietro la porta del suo rifugio.
Non ci fu risposta, non ce ne fu il tempo, la porta esplose cancellando ogni sogno di ricchezza.