Pasqua 2015

È Pasqua. Tempo di Resurrezione.
La Morte del resto è un'amica Fedele. Al momento non si è mai dimenticata di nessuno. Pur con i suoi parametri è un giudice certamente inflessibile e a modo suo giusto. A modo suo certo. Per noi umani c'è una grossa differenza quando la grande Regina chiama a rapporto un ventenne piuttosto che un novantenne. La differenza tra l'altro aumenta quando si muove nelle nostre case piuttosto che nelle altre.
Ma non è di questa Morte che voglio parlare.
Per quanto mi riguarda resta solo un passaggio,
semplicemente un cambio di frequenza.
La Morte che mi interessa oggi vive spesso intorno a noi. È fatta di silenzi, incomprensioni, di parole non dette; ma vive anche di parole di circostanza, di frasi che ci si vuol sentire dire, di bei quadretti familiari dove regnano serenità di cristallo.
Mi ritengo privilegiato personalmente.
Niente Mulino Bianco dalle mie parti, fin da quando ero bambino, se non nel caffè latte alla mattina.
Qui la Morte è passata con molte vesti. Alcune scintillanti, altre logore e piene di Buchi.
Le sono grato per le lezioni che mi ha impartito.
Mi ha insegnato a risorgere ogni qualvolta dimentico che Vivere
è prima di ogni cosa una Missione
e non una sfilata di moda