Quando il dolore dell'anima...

Arrivò il momento, mancavano solo pochi giorni, presi il treno e partii.
Era tutto pronto, anche il nome che non avevo scelto io.
Ancora non ero in grado di capire cosa mi stesse accadendo.
In quegli ultimi giorni cominciarono a tenermi segregata,
nessuno doveva vedermi.
Urlavo il mio dolore, non volevo partorire,
perché sapevo che da quel momento in poi “lui” non sarebbe stato più mio.
All’improvviso un vagito, e poi il silenzio, come sempre sola, svuotata nel ventre e nell’anima.
Non una parola, non più urla, non piu’ quel vagito. Ancora silenzio fuori e dentro di me.