Quel messaggio su facebook

Eccomi, davanti al monitor del computer, ancora rimbambito dal cenone della vigilia. Il cellulare per mia fortuna, scarico, riposa nella tasca del mio giubbotto. I continui messaggi di auguri non mi avrebbero lasciato dormire, obbligato a rispondere a tutti, con melensi frasi. Non che sia tirchio, il prezzo dello sms lo pago volentieri, ma è la noia di scrivere in pochi caratteri quello che vorrei dire. Di abbreviazioni e mostruosità con la k nemmeno a pensarci. Lascerò un messaggio su facebook, nel mio stile, buono ma con una punta di black humor e sana cattiveria.
Sempre se il mio cervello abbia voglia di collaborare e smaltisca l'incidente di neuroni causato dal vino. Nel frattempo sfoglierò un pò di profili; auguri da Tizio, auguri da Caio, auguri da Sempronio, il video di un gattino vestito da Babbo Natale che canta Jingle Bells, foto di cibo e vino che ‐ burp! ‐ scorre a fiumi e di alberi di natale dove ogni palla è taggata una o più persone.
Mi mette un po' di malinconia il Natale, non capisco perché... le persone si sentono unite solo in prossimità delle feste. Oppure devono esserlo solo se capita una disgrazia. Il resto dell'anno allora? Si potrebbe bere un caffè dal vivo una volta tanto. Non mi basta la foto di una tazzina. Vorrei sentirne il calore del nero liquido, anche se non piacevole, l'alito della persona con cui sto parlando. Gli darei pure una mentina per ovviare al problema. Chi diceva che "A Natale non si fanno cattivi pensieri, ma chi è solo vorrebbe saltarlo quel giorno..."? Non ricordo nemmeno tutta la frase, fastidioso mal di testa! Allora passo alla posta.
Accidenti! Questa non me l'aspettavo! Leggo un messaggio di una persona che non vedo da una vita, ma ritrovata nel social network. Poche righe, che mi mettono allegria.
Si scusa per non aver risposto agli auguri del suo compleanno che era ad Ottobre e mi fa gli auguri di Natale.
Io che pensavo "non userà più quel profilo, o forse nemmeno facebook" oppure "non ha intenzione di rispondermi o non ne ha alcun interesse". A lei che è stata (è ancora?) una persona speciale per me, perdono questo ed altro.
Questo è un bel regalo per me.