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Con Prodi la sinistra usa la stessa tattica di Stalin e di Lenin: l'utilizzo dell'utile idiota.
La relazione tra la mia esperienza di imprenditore e quella di politico risiede in un'unica parola: libertà.
Non si ottiene nulla senza applicazione e senza sacrifici.
Bertinotti è uno dei miei pochi avversari ad aver dimostrato rispetto nei miei confronti.
Io sono la persona più realista che ci sia ed essendo così attaccato alla realtà non ho mai fatto uso di droghe.
Se i giornalisti facessero l'esegesi di quello che dice il signor Berlusconi, vedrebbero che ha sempre ragione.
Mi spiace, non voglio parlare di me in terza persona ma molto spesso mi viene comodo. Questo però non significa nessuna aumentata considerazione di me stesso, anche perché più alta di così non potrebbe essere.
Lo ammetto, la mattina quando mi guardo allo specchio ho un'alta considerazione di me.
Non sono un maniaco dell'immagine, cerco solo di essere professionale.
Dimostrerò nero su bianco di essere eticamente superiore agli altri protagonisti della politica europea.
Mi picco di essere un esperto di parchi e di giardini, credo di aver messo a dimora più alberi io di qualunque altro paesaggista “laico”, che non faccia cioè il vivaista di mestiere.
Sono stato un po’ secchione, ma se dicessi che mi piaceva fare i compiti mi verrebbe il naso di Pinocchio.
La libertà è l'essenza dell'uomo, è l'essenza della sua mente e del suo cuore, l'essenza della sua intelligenza e dei suoi sentimenti, la libertà e ciò che sta alla base della sua capacità di amare, di creare, di fare; e l'uomo non è uomo se non è libero, perché dio l'ha voluto così e l'ha voluto libero.
La filosofia della libertà, il liberalismo pone l'uomo prima della società e prima dello stato, e lo stato è legittimato a essere tale solo se riesce a difendere e garantire la libertà della sua gente, di tutti i suoi cittadini.