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La rivoluzione francese ci schiaccia, essa ancora preme sugli animi nostri e ci tiene avvinti ad un ordine d'idee, che c'impedisce di camminare sulle orme dei Padri.

Dopo aver servito il paese per cinquantaquattro anni, posso avere il diritto di credermi invulnerabile e superiore alle ingiurie e alle diffamazioni.

Un giornalista non dovrebbe mai unirsi all'establishment, per quanto allettanti siano le lusinghe. Il nostro compito è quello di chiedere conto al potere, non di unirci a esso.

Lo ripeto: non solo il fascismo (e una militarizzazione del potere) è il destino più probabile di tutte le società comuniste – specialmente quando le loro popolazioni sono indotte a ribellarsi – ma il comunismo in se stesso è una variante, la più(…)

C’è una tragica pecca nella nostra preziosa Costituzione, e non so cosa si può fare per porvi rimedio. Ed è questa: Solo i casi incurabili vogliono diventare presidenti.

La dittatura è come un faggio gigante: magnifico da vedere nel suo periodo migliore, ma sotto non cresce nulla.

Lo Stato forte non può essere che quello ove si rispetti o si fa rispettare la legge, cioè la Costituzione e le altre leggi che sono in vigore e servono per applicarla.

Bisogna essere più che mai concreti e precisi quando si parla di atti di fermezza e di misure punitive, ed essere soprattutto più fattivi, più tempestivi, quando si tratta di prevenire.

Noi siamo tutti impegnati a servire il nostro Paese secondo le indicazioni della volontà popolare.