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Dopo gli anni Venti del Novecento, scrivere romanzi, fare arte, esprimersi creativamente non è più la stessa cosa. Uno può scrivere un romanzo alla Balzac, o trascinare ancora avanti le possibilità dell’impressionismo, ma intanto sono passati Joyce(…)

Mi dispiace dirlo ma gli scrittori di fantascienza non sanno nulla. Noi non possiamo parlare di scienza perché le nostre conoscenze al riguardo sono limitate e non ufficiali, e solitamente la nostra finzione è terribile.

I libri andrebbero scritti unicamente per dire cose che non si oserebbe confidare a nessuno.

Scrivere è per me come lavorare all'uncinetto: temo sempre che mi scappi un punto.

La scrittura per me è un tentativo disperato di preservare la memoria. I ricordi, nel tempo, strappano dentro di noi l'abito della nostra personalità, e rischiamo di rimanere laceri, scoperti. Così scrivere mi consente di rimanere integra e di non(…)