Quando finisce il mercato

Lenta soffia la malinconia
spazza la strada e pulisce gli sguardi.
Quanta magia appagava poc'anzi
le mani e le menti
ricerca semplice e infinita
volontà di soddisfare
Felicità effimera e sincera
sorda e assordante voce interna.
Silenzio ora, parla l'aria pesante
e soffice come un caldo mantello
copre le spalle di chi ripone
gli oggetti e sè.
Sera tranquilla e irreale,
al tramonto sorride
il mercante.
Vendere e non cedere
a quella voglia di perdersi
così
nel sublime vortice
di immaterialità.
Illusionista dei beni
cacciatore di passioni
altrui,
dispensatore di panacee,
cannibale di emozioni.
Il mercante torna a casa
scevro di parte di sé
e ricco di attenzioni rubate.
L'ombra scende nel pallore dei visi,
inverno sofferente di fronte
all'imminente fine:
il mercato è finito,
si chiudono le bancarelle.
La magia si è spostata nelle case
di chi
ha trovato cosa non voleva.
Ma non lo sa ancora.
E lesto tolgo lo sguardo
dal vuoto della strada
per non farmi travolgere
da cosa in realtà cerco invano.