Bisogna essere pane per chi ha fame, l'apertura dell'anima spesso fa confondere l'affamato con il famelico, è pericoloso, si può esser mangiati e vomitati.
La vita ci ritorna quel che le chiediamo, chi vede possibile solo sofferenza, avrà sofferenza, chi pensa sia lotta lotterà per la sopravvivenza. E la felicità non è per pochi, è per chi ne saggia e assapora gli attimi senza volergliene attribuire per forza peso e consistenza... dipende solo da noi.
DaUmaniPerCasoAmVezio