Il karate, il nuoto, la palestra, la lettura, la musica e il caffè mi aiutano a fare tutte le altre cose che mi piacciono e di cui ho bisogno per stare bene con me stesso e, di conseguenza, anche con gli altri.
Quel ch'è certo è che a me non piace credere o non credere a chi o alle cose a cui gli altri credono o non credono, o fanno finta di credere o non credere, solo per sentirmi superiore a tutti, oppure per essere alla moda o per crearne una tutta mia. Se oggi abbraccio una qualche credenza, discredenza o miscredenza, da domani non lo so. La mia palla di cristallo si è rotta, e io, senza di essa, non ce la faccio a prevedere nemmeno il presente.