Il verbo "to love" è un verbo con una coniugazione molto facile da ricordare e recitare, e più ancora da gridare ai quattro venti, anche da chi non parla la lingua dello zio Sam. Però, tuttavia, quando si tratta di metterlo in pratica, molti di noi non riescono più a coniugarlo né nella lingua di Dante né, tantomeno, in uno dei suoi tanti dialetti.
E poi si capisce che non tutti i gay sono "ghei" nella loro intima e vera essenza. Ho capito in qualche modo che, quando sulle piste da discoteca o passerelle da sfilata, alcuni "bei" ragazzi (o visti come tali) fanno finta di esserlo, ma solo fino al momento in cui il loro "teatrino" risulti a loro conveniente e opportuno.