Il vero poeta è colui la cui vita stessa è una poesia, essa si nutre della sua anima, e se lui non ne possiede una, lei, la poesia, muore di fame e sete. Un poeta che non sa cos'è l'umiltà rischia di idolatrare così tanto le sue poesie fino al punto di trascurare e sottovalutare quelle altrui, anche senza leggerle, e questo (a mio parere) non è per niente poetico né, tantomeno, etico.
L'ambizione insaziabile, intensa e costante—che sia per il potere, la ricchezza, il successo o qualsiasi altro obiettivo sociopatico—è il carburante che muove il trattore allegorico che ogni dittatore usa, come un carro armato immaginario, per ottenere sempre più potere di conquista, senza curarsi del danno che questo atteggiamento crudele e meschino arreca alla popolazione più vulnerabile della nazione in cui lui si erge sovrano assoluto.