Non si può dissertare su certi temi senza l'uso di parole o espressioni popolarizzati dai mezzi di comunicazione di massa o dalle maggioranze contro le minoranze di qualsiasi tipo e natura, anche se esse possono suonare offensive o denigratorie, il che non è il caso della parola "gay", che almeno per me suona invece dolce, simpatica, fiorita e soprattutto molto naturale.
Giacché il mondo non è finito nel 2012, vi porgo i miei auguri di un 2013 sereno e splendido da celebrare e festeggiare proprio come volete, sia da soli che in buona compagnia, con lo champagne o lo spumante o ancora un non alcolico, ballando o cantando o stando quieti e zitti, insomma come più vi aggrada.