Papà, siamo diversamente uguali e ugualmente diversi. Ma il bello è che ci vogliamo bene per come siamo, mescolando le nostre diversità con le nostre uguaglianze. Auguri...ti amo!
Voler che un ateo la pensi come un credente (o viceversa) è una pretesa senza capo né coda. Ma quando entrambi si lasciano trasportare dal fanatismo o dalla voglia di fare il trombone, iniziano subito a parlare una stessa lingua, ossia quella della comune inciviltà e delle reciproche mazzate verbali.