Perché tanta arroganza e supponenza se, in confronto con la maestosità e la grandiosità dell'universo, siamo degli esseri fragili e piccoli; più fragili di un guscio d'uovo e più piccoli di un granello di sabbia sperduto sulla terra?
Nascere è indossare un corpo fisico temporaneo, la cui consistenza e longevità variano in accordo alla densità del pianeta in cui lo spirito si incarna o reincarna. Morire è tornare al mondo primordiale, cioè alla Patria Spirituale, per riequilibrare la propria energia e prepararsi per una nuova incarnazione.