Voler che un ateo la pensi come un credente (o viceversa) è una pretesa senza capo né coda. Ma quando entrambi si lasciano trasportare dal fanatismo o dalla voglia di fare il trombone, iniziano subito a parlare una stessa lingua, ossia quella della comune inciviltà e delle reciproche mazzate verbali.
Un giorno non ci sarò più in questo corpo, tornerò nel mondo degli spiriti per prepararmi per una prossima incarnazione. Ho una forte impressione che mi reincarnerò almeno ancora una volta su questo vecchio pianeta di prove e espiazioni perché mi sento ancora molto legato ad una serie di cose che gli appartengono. E' la legge dell'evoluzione spirituale alla quale siamo tutti sottoposti fin da quando siamo stati creati.