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Si salgono sempre montagne, oggi arranchiamo portando pesi, domani chissà. Si anela sempre la vetta. È forse tale vetta, impressa nella nostra cornea fin dalla nascita? È forse questa l'immagine a cui vogliamo ricongiungerci? Scegliamo un percorso di vita perché abbiamo nostalgia di quanto abbiamo perduto: la vetta da cui abbiamo guardato il Mondo. Colui che s'inebria dei rumori delle valli, ha dimenticato.
Ibride sensazioni lasciano il sapore di riflessioni che fermentano nel pensiero: pudiche se ne stanno sull'orlo tra la mente e l'anima.
Certi silenzi divengono estensione dell'anima.
Contano le ore che cantano la vita, mentre fra le spine emana i suoi profumi.
Essere, per essere non ci si ferma mai, non è possibile alla vita. Ma morire e rinascere a ogni istante, sì.
Si può crescere e forse modificarsi nel percorso, ma cambiare il tessuto del proprio essere no, non è possibile.
La vita è un meraviglioso libro dalle pagine illuminate, poiché la lettura si consuma in fretta, badiamo di assaporare ogni riga, perdersi negli spazi vuoti di "domande e solo domande" annebbierebbe la vista. Abbiamo bisogno di vedere e vivere bene, l'attimo che ora c'è e ora non c'è più.
Ascoltare: se stessi, altri, ogni voce ovunque sparsa nell'Universo, è essere fibra del proprio tessuto: la vita. Arginare ogn'altra voce, è amputare se stessi, l'ordine medesimo dell'esistenza. Ascolta e potrai ascoltare: te stesso, l'altro; l'eco ambrata della vita, il riverbero, la coscienza, la conferma di te.
Nello spazio/tempo del NonGiudizio, albergano Anime in corpi posticci. Non hanno peso né densità. Tutto accolgono e tutto amano, poiché il Tutto è generato dall'Uno. L'Uno è generato dal Tutto. Il NonGiudizio è la Forma in cui il Tutto e l'Uno innalzano a Gloria lo spazio/tempo: laddove vibrano le anime senza peso né densità.
Pure, si può accusare di ogni delitto del passato, senza voler la pena di morte dell'assassino, ma chiederne clemenza.
Quando l'anima si è estesa e poi raccolta e poi adagiata nello spazio del proprio silenzio, si fa attenzione a che perfino il suono lieve di una piuma non sciupi l'attimo.
Ogni passo è un attimo di vita che prepara al successivo, fermarsi sul cammino già fatto, è mettere a rischio il momento che arriva. E mai arrivare ad essere soddisfatti, e fermarsi nel crogiolo del già fatto; come potrebbe essere “vita” raggiungere e restare nel raggiunto?
A volte si è così distanti dal mondo che il pensiero si ferma in un tempo/spazio irraggiungibile anche a se stessi.
Come il bardo che per antonomasia è colui che con le note "sprofonda nell'abisso dell'emozione di lacrime annegata- e di sorriso del cuore sulla bocca- e di suprema contemplazione d'intelletto", così sia il nostro suonar cantando.
I sogni ci cercano per potersi avverare. Lasciamoci trovare.
la fragilità è il bacio dell'Essere Forte
Il destino è quella linea nell'etere di cui noi possiamo modificare la traiettoria.
Per ogni nube nel cielo, s'affaccia sempre un raggio ad accarezzare
I giorni camminano lasciando solchi in cui seminare le proprie impronte: ogni momento è un buon momento per innaffiare i semi e pregiarsi della cura dei fiori che verranno. E' la cura del seme la gioia dell'impegno, il fiore ne è la gratificazione.
Rammentiamoci di essere i giocolieri del nostro giorno, non sia il circo a dominare la scena, siamo noi gli attori: ogni attimo ci somiglia.
Sia sempre il tuo viso, lo stesso che osservi allo specchio, non sarai mai costretto a sfuggire lo sguardo: ti riconosci e non temi di fissare i tuoi occhi.
Comunque si impegni il Tempo, illuminandolo di pensieri belli e di energie prodotte dal cuore, è un Tempo Buono.
C'è un pensiero che sappia dare l'addio al giorno ch'è andato e sappia dire "buongiorno " al giorno che viene? Forse no, forse ogni attimo è il giorno andato e il giorno nuovo. Forse ogni attimo è l'Essere, sempre.
"ogni inizio è di pari importante bellezza della sua fine".
Siamo nati per essere felici, il dolore è solo la pausa di riflessione che ci porta alla Conoscenza.