Emanuele Marcuccio
  • Palermo (Italia)
  • 10/01/1974

Biografia

Scrivo poesie e aforismi. Sono anche curatore editoriale free lance, a mia cura finora sono edite varie sillogi di poesia e antologie, di alcuni volumi ho scritto anche la prefazione. Sono ideatore e curatore del progetto poetico "Dipthycha" del quale sono finora editi tre volumi a scopo benefico.

Segni particolari

Autore del dramma epico in versi liberi «Ingólf Arnarson» (2017) di ambientazione islandese e medievale e di 4 sillogi: tre di poesia «Per una strada» (2009); «Anima di Poesia» (2014); «Visione» (2016) e una di aforismi «Pensieri Minimi e Massime» (2012). Dal 2010 sono anche curatore editoriale free lance.

Scritti da Emanuele Marcuccio

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La musica è universale e, a un genio come Beethoven, nemmeno la sordità ha impedito di continuare a sentirla nella sua anima più profonda, per poter mettere in musica le vibrazioni infinite dell'universo. Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e(…)

La chiusa ha un'importanza basilare, dalla sua riuscita o meno dipende la sensazione che rimane al lettore invitandolo a sostare e a rileggere una poesia. Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 54, p. 17.

L'ispirazione non segue un ordine precostituito, è caos, siamo noi che cerchiamo di dargli un ordine con la scrittura. Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 53, p. 17.

L'ispirazione è misteriosa, inconscia, fuggitiva e spiazzante; come una strada completamente spoglia di alberi, senza fronde, senza appigli. Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 48, p. 16.

La poesia è la più profonda forma di comunicazione verbale mai creata dall'uomo, per esprimere i più reconditi sentimenti umani, le più profonde emozioni. Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 46, p. 15.

Penso che la cognizione del dolore ci porti a riflettere e ad interrogarci, da qui nasce in noi o la follia della disperazione o il bisogno di fede. Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 45, p. 15.

Il poeta sogna, si emoziona, si meraviglia; in caso contrario, tutto sarebbe puro artificio, sterile e fredda creazione, come voler scrivere su di un foglio di vetro. Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 43, p. 15.

Cupo è il nostro tempo, cupa è la scena di questo mondo e il nostro sentire in una tempesta si inabissa. Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 42, p. 15.

La poesia non è puro artificio, non è sterile costruzione, ma piacere per gli occhi e per il cuore, qualcosa che ci meraviglia e ci colma d'interesse, che ci spinge a ricercar nuovi lidi, dove far approdare questo nostro inquieto nocchiero che è il(…)

Penso che la musica sia la forma di espressione umana più alta e superiore a tutte le arti, anche alla poesia. Grazie alla musica, nella sua grandezza e profondità, possiamo arrivare persino ad intuire l'universo. Da: Emanuele Marcuccio,(…)