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Sinapsi esigenti in contemplazioni iinquiete mi vedo genuflesso in miriade di contraddizioni ancestrali.inanellato nel candore del rricordo un pensiero s'infrange nel muro.
Non ci sono giorni che non si possono mentovare Non ci sono momenti che non si possono deificare Umore ultra sapiens Umore ultra sapiens L'uomo è ricordo d'altri tempi Dio scienza Dio robot Propensione ultra sapiens Propensione ultra sapiens Il tempo è collassato dentro i nostri occhi.
Fra bianco e nero gocciola sulla pelle il tramonto del sole interruzione improvvisa forse la soluzione l’emozioni velano ogni lucidità Vivere una vita segreta solo da reintegrare come fiori di ciliegio che veleggiano nel fiume in piena.
Il giorno che si spegne La sacralità della carne La compagnia della mente Buio pesto Buio intorno e un odore immenso di rosa forse rosargento.
Farfalla in volo sembra ora il mmio pensiero alla deriva
Sono sospeso fra il vuoto e l'impazienza la veglia e l'infinito la nebbia e il cortile.
Triste vedere un corpo consumato- Foglie d'autunno
Giorno sospeso Scende la notte Dorme il paese
Luna immobile- Fra i meandri della sera Cuore solitario
Dall'almanacco esposto dei miei momenti migliori, prelevo sangue superfluo ed esilaranti imprese. Ricorda sovente che il simbolo fa la differenza: linguaggio arcano metastasi indecifrabile piu' loquace di cento lune e cento notti.
Giorno sospeso- Scende la notte dorme il paese.
Si sperdono nell'aria le ore svanite- Ricami d'autunno.
Zenzero e profumi- Sento il richiamo di elefanti effervescenti.
Piazza desolata- il silenzio rimprovera la notte.Mano malleabile tocco invisibile nella mente permeabile.A volte ritorna il sincopato respiro di tormentose asperità .