A Giuda

" Ciò che tu devi fare fallo presto "

Fallo presto prima che il disegno

sia nelle mani sbagliate

Farfuglia qualcosa

la misera bocca

che del silenzio

non conosce il segreto

Mangiasti al nostro tavolo

bevesti il nostro vino

baciasti la guancia

Nel profumo sacro

nel torpore dell'incoscienza

Ma la verità non si abbatte

ancora ruggisce il leone

e sgorga il miele di Sansone

E se tu fossi almeno simile

ad una donna

Avresti di certo

le fattezze di una meretrice

Mentale subdola vuota

come un tabernacolo

Quella che promette

ori a tutti

E che vive di rimando

sola senza il suo riflesso

A te Giuda

corri lontano

e renditi invisibile