A Giulia

Quando sarai grande
ricorda di accendere la stufa
per scaldare i tuoi sogni.
L’incendio dei boschi, in autunno,
il gelo nel cuore,
il bianco d’inverno,
il sole d’estate,
il vento la notte…
tutti insieme, abbacinanti
a scolpirti le rughe sul viso.
Ricordati di non odiare
anche quando sarai carponi
e avranno deriso il tuo amore.
Prendi fiato
e gonfia il torace solo di sana umiltà…
sì, quella che fende le offese
e dispiega il tappeto di nuovi sogni puliti.
Quel punto all’orizzonte
ti apparirà più nitido e i marosi crescenti
ti innalzeranno sopra tutte le accuse
che non senti di meritare.
Avrai notti d’asfalto e mattini fradici di pianto
quando sentirai che tutto l’amore dato
proverà ad ucciderti…
Sto vivendo per esserci,
quel  giorno
ci sarò, lo giuro,
e le mie lacrime di oggi
saranno il tuo sorriso ritrovato.
Governo la vecchia stufa di ghisa
all’ombra di un sole che non sa più scaldarmi.
Livido e solo… ti aspetto,
figlia mia.


Montefortino (AP) 20/11/2005


Stefano Diotallevi