SIBILLA

SIBILLA

E’ meglio che tu sparisca!!!
Potrei amarti da perdere il senno,
oltre la misura di una vita compita…
la saggezza dell’età,
quando le docili abitudini addomesticano il vivere.
Sparisci! O azzannerò i tuoi piedi e mi nutrirò dal tuo seno,
avviluppati, stretti nella zattera dorata alla deriva, privi di parole.
Scappa! Ti amerò senza futuro, nella gabbia più adorna e cieca
che già inonda i miei occhi di solitudine.
Nella grotta dentro i monti sarò avvinghiato ai tuoi fianchi
e fisserò lo sguardo tuo sulle volte di calcare,
squarcerò il sacro silenzio con gli urli d’amore
e avrò il volto di mille palazzi, il sorriso di tutti gli amanti.
Lì, ci ameremo senza ritegno, per questa vita che scivola tra le mani.
Fuggi, Sibilla dagli occhi di fiume,
il mio sguardo sferza la tua vetta,
e tu, ignara, accendi e plachi i miei anni,
intrisi del vivere…
a due passi dal verde del bosco.

03/07/2003 Stefano Diotallevi