Vorrei adesso
esser triste
per la vita mia silente
per i lunghi tempi andati
di colori assai mutati
Poi mi fermo nel silenzio
consapevole del tempo
che la pelle
ha disegnato e
negli occhi ha colorato
i suoi istanti musicanti
Mi fermo
ed acconsento
alla pace della sera
di cullarmi con la nenia
antica e sempre attenta
alle spalle forti e stanche
di donna che fu mamma
e che mamma
più non ha.
2 aprile 2014
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22 Come sono alcuni tempi del nostro Tempo? Tessere di un domino che ad un impalpabile alito di vento scivolano, inesorabilmente e rovinano sulla pelle diafana e glabra dell'ectoplasma dell'anima, rovistando e graffiando quanto ad essa si è avvolto: la vita, il corpo, il pensiero, l'intelletto. Sono esili tessere, foglie verdi eppure asciutte e leggere. Cadono, strappate dall'alito di vento così pavido e, cenere, disperdono te stesso.