Sull’orlo delle ciglia in oblìo
riproducimi il verso delle stelle
quando si vanno a scagliare
tra le ipotesi passate
di un presente privo di memorie.
Raccogli le mie penne
e gettale al fiume
ché non c’è seme di conoscenza
che non germini nel dolore.
Avanza l'autunno nel calpestìo delle foglie sul selciato
ed è un passo appena abbozzato
al calar della sera.
6 ottobre 2008
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La poesia è armonica disarmonia, canone inverso tra quello che sono e quello che sento, tra me che scrivo e te che leggi.