Al calar della sera

Sull’orlo delle ciglia in oblìo
riproducimi il verso delle stelle
quando si vanno a scagliare
tra le ipotesi passate
di un presente privo di memorie.
Raccogli le mie penne
e gettale al fiume
ché non c’è seme di conoscenza
che non germini nel dolore.

Avanza l'autunno nel calpestìo delle foglie sul selciato
ed è un passo appena abbozzato
al calar della sera.