Basita mi sporgo
su linee confuse di tempo
Passa il giorno e il mese accanto
Perigliosamente oscillo
aggrappata
a un calendario
che è fantasma di carta
a se stesso partorito.
20 dicembre 2015
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Fate che l’erba soffice del bimbo non venga toccata da piedi impuri. Che il grande prato dell’anima sua sia sempre bagnato di rugiada, e questa, non diventi mai lacrima.