Non sono i ricordi
ma quello che ci fanno.
Non è il silenzio
ma la sua impronta
sepolta sotto l’incedere dei passi.
Qualcosa di insensato
che ci separa dall’urgenza
di percorrerci
lasciandoci lì, in disparte
a chiederci un’altra
inutile
occasione.
4 novembre 2024
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