CREPUSCOLO

A rilento l‘imbrunire
adombra le case e gli spigoli intensi
proiettano solchi d’ombre
alla luce già incupita
dal volto arcano della notte.
Nel braccio di cielo s’addensano
lanose nubi ovattate di brezza
e paiono convulse
dall’ultimo splendore.
Come un palco è l’orizzonte,
ove le ultime ansie vi si giostrano
e la materia e lo spirito
scivolano nel versante
di mare e di terra
per incontrare l’arcano futuro.
Qui il tumulto riposa
nell’archivio del mondo
e la mia speranza cessa d’arguire
prospettive di gioia.

 giuseppe drago