È appena tutto

È appena tutto
un cogliersi carene
tra due steli che incurvano
per mani scompigliate per arruffati solchi
le schiuse d’umido negli esodi
magnifici di cellule ‐ ai calici
sfiora una luce d’acqua
da schegge spettinata, piove
ogni neve‐sciolta‐poesia, mi scopro
d’intorno a te come giardino
visto dall’alto color magenta
che non s’intende di botanica.