Distante dalle tue labbra
in balia di orme confuse.
Non conosco altra dimora
che non sia un tuo abbraccio.
Carezze destinate a sfiorire,
delicati petali
guidano fragili sguardi
verso la più vigliacca delle rese.
Tanta meraviglia intorno!
Sento il cielo che non sono
stringo la pace che non ho.
Sprecati
come poesia
in pasto al silenzio,
assonanze di rimpianto.
Oramai,
solo la solitudine
viene a farci compagnia.
3 maggio 2014
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Affermare la propria natura e rivendicare liberamente il governo di sè contro le mode e le sofisticazioni della massa restituisce all’anima quella linfa vitale in grado di far sbocciare compiutamente tutti i colori della nostra esistenza. Il consumismo esasperato ci sta allontanando sempre più dall’essenza della vita, come un mastodontico gorgo, risucchia l’entità delle persone desertificandone contenuti e peculiarità. Ecco perché migrano costant