Il Signore dell’Ascolto

Dire
che il Signore dell’Ascolto
fosse lì
in attesa del momento
in cui il pensiero buio
cadeva dentr'a un tonfo
e nel suono muto e dilatato
costruiva il mio silenzio
freddo e doloroso
...
Dire
che il Signore dell’Ascolto
fosse lì
a rubarlo quel momento
‐un pensiero di nero colorato‐
nell’angoscia del dolore
alimentato
...
Dire
che il Signore dell’Ascolto
ha ascoltato
quell’attimo di angoscia
e l’ha rubato e fermato
nel mio Tempo

Il Signore dell’Ascolto
non è preparato
a capire che l’Umano 
quando è triste sa creare
da un nulla un gran dolore

Il Signore dell’Ascolto
lui non ha capito
che il mio era un momento
e che da solo
doveva cadere nel vento

Non ha capito
e quel momento ha fermato
e me lo ha reso immantinente
con mani forti e sicure l’ha fissato
e segnato nel mio Tempo

Sono Umana
e non sapevo
che il desìo triste e stanco
colorato dal dolore
rimanesse fisso
eterno

Il Signore dell’Ascolto
ha ascoltato
quel singhiozzo desolato
che puniva me e il Creato
l’ha bloccato e disegnato
nello spazio della Vita
che incornicia la mia Tela

Ed ora s’è voltato
ad ascoltare altri pensieri
ed il mio
quello nuovo
più non vede.

da "Il mondo di A in volo" ed. 2005