La mia tavolozza

Che peccato non essere un pittore!
Ti ho guardata: gli occhi tuoi chiari,
i capelli castani, il nasino all’insù,
la faccina rotonda, mento ovale, il collo lungo, nobile, stile Modigliani,
la pelle chiara, lo sguardo sorridente,
con una tela, pennelli e tavolozza,
ben presto avrei fissato quel momento
in cui tu hai risposto al mio “buongiorno!”. Studierò disegno, mi eserciterò nella pittura,
comprerò tela, pennelli, colori e tavolozza:
tutto quanto occorra per ritrarti.
Attaccherò questo quadro del tuo volto
nel mio gremito studio dei ricordi,
nella fantasiosa galleria
delle immagini belle ed armoniose
che, attraverso l’arte, riescono a parlare
direttamente all’anima, senza parole. ‐‐‐ Pavia, martedì 3 luglio 1979 17h40’.