Avanza la notte.
Sono in ascolto.
La stanza dove rimbombano le mie battaglie
è chiusa a chiave.
Sono stati i silenzi a sbriciolare l’intonaco
Il buio a rigurgitare visioni.
Giorni feriti in volo
precipitano nel vuoto
Dei miei occhi
Spalancati su di un oblio
che mi divora l’anima.
Percorro nomi
Che mi dimorano
Inciampando su dei luoghi
che vorrebbero incontrarmi da solo.
Il gioco è semplice;
il primo che accende la luce ha perso.
La notte è alle porte.
Resto in ascolto.
6 agosto 2024
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I miei pensieri sono rose e sono spine
che raccolgo lungo i viali
di questa solitudine.