PoesiaLoro, l’albero della vitadi Annamaria VezioMute voci di luce sfuggono: in stille edulcorate di pensiero messaggi dell’oltre ‐sdraiati sullo sterno‐ sussurrano nel vagare lenti Mute voci di luce sfuggono ‐marchiate onde d’esistenza‐ Chi del poeta si fa mezzo per render verbo a sconosciuto dire? Di chi è il poeta muta voce e luce? È fors’egli inconsapevole o forse cantor ardito di velate verità? Il poeta nulla sa pur tende il fianco a Mondi Altri e d’Essi si fa canto E Mondi Nuovi nell’Eterno vivi ‐inconsapevole o forse ardito‐ a se stesso conduce. 21 agosto 2018
"Il giorno corre, gli si stia al passo che spesso ci lascia indietro e nel rendercene conto, non riconosciamo più i luoghi che pure erano la nostra esistenza".di Annamaria Vezio
Lontano lontano lontanodi Annamaria VezioLontano lontano lontano Stare lontano dai suoni dissacranti di codesta follia Follia(…)…Leggi la poesia
I sette anni nuovi (la donna nuda)di Annamaria VezioIncipit: Capitolo IV Rapita Cecina 2003 Sonnambula nel sole, cammino avvolta dai colori di(…)…Leggi il racconto