Mare

Lascia che asciughi
le tue lacrime
amato mio mare.
Farai ritorno tra gli uomini
dopo avermi mostrato
come si scoprono nuove isole
in questo deserto di nuvole.
Il vento della sera
ha smesso di chiamare
in disparte invecchia
una coltre di sole.
Giudichino pure questi nostri affanni
una semplice circostanza
nessuno si accorgerà di un altro silenzio.
Le terre temono la verità
più di mille tempeste;
confondono  la stanchezza dei remi
con l’eco di antiche accuse.
Così termina l’insensato viaggio
in attesa di un porto sincero,
così  s’apre  il giusto sentiero
verso abissi più cari.
Riposerà la pioggia,
distratto il faro
resteremo  insieme
a guardare le stelle.