Nuoto nell'azzurro
nel buco di quei giorni
in cui vorrei
essenza marina
vagare
fra sconosciuto immenso
e materni fondali
sparire
Dai suoni trasportare
e dell'onde cullare
E: non fare, non dire, non decidere,
non pensare, non chiedere, non dare
Dalle acque lasciarmi rapire
straniare cullare confondere
nei suoi azzurri morire
E non essere.
1 settembre 2015
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I pensieri notturni, si sa, sono quelli più intimisti, più veri, più sinceri. Si è amorevolmente avvolti dal buio che ci culla, che pretende coniugazione, essenza, verità. È un momento buono. Un momento dell'incontro dell'io con il Sé impermanente, con il Tutto. La coscienza fotografa e discerne, legge l'interiore e l'esteriore, e ne fa bagaglio. Guarda e contempla. Osserva. È la notte la nostra migliore comprensione della coscienza.